BENE INTERVENTO DEL GOVERNO SU TASSAZIONE CARBURANTI MA SI INTERVENGA SULLE  SPECULAZIONI IN ESSERE

Proprio perché abbiamo giudicato positivamente la manovra attuata dal Governo di abbattere gli oltre 30 centesimi la tassazione sulla benzina, non vorremmo che  ciò attenuasse quella che consideriamo una speculazione importante da parte delle Compagnie Petrolifere sui carburanti. Poiché ciò equivarrebbe a pagare queste speculazioni con la fiscalità generale che è a carico di tutti i cittadini italiani.

Infatti facendo i conteggi su quanto è variato il prezzo del petrolio da gennaio ad aprile 2022 da 90 $ a 106 $ al barile, constatiamo un aumento di questa importante materia prima del 18%. Ciò avrebbe dovuto realizzare un aumento dei prezzi industriali dei carburanti così articolato: BENZINA gennaio 2022: 68,3 cent che avrebbe dovuto attestarsi, con un aumento del 18%  ad 80,6 cent.

In aprile tale valore si situa invece a 96,2 centesimi con un incomprensibile aumento di 16 centesimi

Per il GASOLIO la questione è assai più grave : a gennaio 2022 il prezzo industriale si situava a 68,4 cent ed avrebbe dovuto attestarsi, con la maggiorazione sempre del 18%, a 80,7 centesimi. Invece l’attestazione è a 106,7 centesimi con un incomprensibile scarto in più di 26 centesimi.

Per correttezza nel calcolo si deve tenere di conto la variazione del cambio euro/dollaro che ha perso nello stesso periodo di tempo circa il 5% che va conteggiato.

Ma anche con ciò, gli scarti sono decisamente dovuti ad effetti speculativi, infatti ci troviamo di fronte a maggiori incrementi per le compagnie: per la benzina di 15 centesimi e per il gasolio di 25 centesimi in più ogni litro.

Queste maggiorazioni incidono su miliardi di litri di carburante, pari ai  consumi annui del mercato: benzina 9,8 MLD e gasolio 28,5 MLD di litri.

La speculazione in essere, noi riteniamo, è francamente clamorosa ed inaccettabile!

Infatti ciò sin sta traducendo in maggiori entrate per le compagnie così riposte:  BENZINA in termini annui maggior profitto di 1,470 MLD e per GASOLIO di 7,125 MLD.

Ecco perché reiteriamo ancora una volta il nostro appello alla vigilanza su queste speculazioni che riteniamo superflue definire eventuali, bensì concrete ed alle spese di tutti. Antitrust , Guardia di Finanza, Procure delle Repubblica e soprattutto il Governo , che oltretutto è il maggior azionista della compagnia di stato, verifichi, controlli ed intervenga. Afferma Rosario Trefiletti – Presidente di Centro Consumatori Italia