INFLAZIONE NEL BIENNIO AL 15%. SITUAZIONE SOCIALE DRAMMATICA

Non si arrestano gli aumenti per i beni di prima necessità. Anche l’ISTAT (finalmente) lo conferma

Infatti il nostro Osservatorio Indagini3 che da anni rileva i prezzi dei prodotti Agro-Alimentari registra una continuità di aumenti molto elevati che non solo porta a detrimento la qualità della vita delle famiglie, soprattutto quelle meno abbienti, ma  porta a una contrazione dei consumi che grava anche sulla produzione, trasformazione e intermediazione degli stessi, con conseguenze molto negative nell’intera filiera, determinando chiusure e cassa integrazione.                                          

Esemplifichiamo come sono variati i prezzi nel biennio 2021-2022 ad oggi:

PANE  63%   PASTA 51%  LATTE  52%   RICOTTA   56%  PECORINO  43%  GRANA PADANO 35%   UOVA  90% FARINA 66%  PETTO POLLO 45%  BRACIOLE MAIALE 49%   SALUMI 56%  FETTINE MANZO 92%   ORTAGGI  43%    FRUTTA 65%

A ciò si aggiungono diminuzione dei salari reali e delle pensioni, anche a causa del forte taglio della perequazione delle stesse e quindi del potere di acquisto delle famiglie falcidiato da una inflazione che nel biennio raggiungerà il 15%. Tale percentuale graverà sulle famiglie nella loro spesa per almeno 4.500 € annuali, cosa mai successa precedentemente. Ed allora urgono decisioni rapide soprattutto in tema di investimenti per dare lavoro e sviluppo, recupero dell’evasione fiscale che si attesta a più di 150 MLD nonchè detassazione per chi paga le tasse a partire dal cuneo fiscale – sostiene Rosario Trefiletti Presidente di CCI.