IL GOVERNO RITIRI L’INSULSA CARTELLONISTICA PREZZI CARBURANTI E SCONGIURI LO SCIOPERO

Non ci permetteremo certo noi a contestare il diritto allo sciopero, ma avendo consapevolezza dei disguidi che lo sciopero dei benzinai procurerà alla cittadinanza ci permettiamo di fare un appello al Governo di trovare soluzioni perché ciò non avvenga. Partiamo dalla considerazione come sia del tutto inutile imporre una cartellonistica di informazioni senza senso corredate da sanzioni,  nei luoghi di erogazione dei carburanti oltre a quelli già in uso per norma perché tali prezzi sarebbero medie di diversi parametri legati a costi dei trasporto carburante, vicinanze o meno di raffinerie o grandi depositi, costi di concessione con determinati obblighi come per esempio nelle autostrade dove vige quello di tenere aperti h24 le pompe ma soprattutto l’imposizione delle Compagnie Petrolifere o altri soggetti nella determinazione dei prezzi. Semmai è qui che bisognerebbe cercare e trovare pratiche speculative come sempre da noi denunciato. Diciamo la verità, si è alzato un polverone contro i benzinai per dirottare una allucinante decisione sulle Accise che in questa fase è l’unica e vera responsabile dell’aumento prezzi dei carburanti. Infatti ad un azzeramento della tassazione di 30,5 cent è corrisposto un aumento di 30,5 cent al litro. Lo hanno dichiarato, da noi interpellati, anche i ragazzi di terza media a tal proposito – dichiara Rosario Trefiletti Presidente di Centro Consumatori